Edizioni Ricerca ’90 | 10 risposte per 10 domande


10 risposte per 10 domande

di Ciro Discepolo e Francesco Maggiore

«Gli astri inclinano, non determinano»




Da quasi vent'anni il CSICOP (Commitee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), opera negli USA al fine di smascherare vere e presunte frodi di quanti operano nel campo del paranormale. Pur apprezzandone l'opera, tesa a contrastare l'attività dei tanti che lucrano sull'altrui credulità, non possiamo condividerne i metodi, spesso improntati all'assoluto rifiuto di tutto quanto non rientri nel patrimonio già acquisito dalle scienze sperimentali. Un atteggiamento che - come è facile comprendere - se applicato rigidamente nelle epoche passate, avrebbe negato il diritto di cittadinanza a scoperte ed invenzioni che fanno oggi parte del patrimonio comune agli scienziati ed ai comuni cittadini, dall'elettricità agli aeroplani...

Per la verità non condividiamo neppure l'uso del termine paranormale, dal momento che in questo calderone vengono messi insieme, senza altro criterio che quello arbitrariamente scelto dagli stessi membri del comitato, l'ufologia e i viaggi fuori dal corpo, la rabdomanzia e la telepatia, la medicina omeopatica e le sedute spiritiche, la chiromanzia e... l'Astrologia.

A proposito di quest'ultima, prendendo lo spunto dallo scandalo allora suscitato dalla scoperta degli interessi astrologici dei coniugi Reagan, nel novembre '88 Paul Kurtz e Andrew Fraknoy, il primo docente di Filosofia alla State University di New York a Buffalo nonché presidente del CSICOP, il secondo direttore esecutivo della Società Astronomica del Pacifico, spedirono una circolare ai direttori delle più prestigiose testate giornalistiche mondiali invitandoli «a smettere di pubblicare rubriche di astrologia o, in subordine, di far precedere tale pubblicazione dall'avvertenza: Questa rubrica va letta per puro e semplice divertimento. Gli oroscopi non hanno alcun valore scientifico e predittivo».

L'iniziativa, come avremo modo di chiarire più avanti, non ci trova - tutto sommato - completamente contrari. Purtroppo, però, i due accompagnavano la loro proposta con tutta una serie di amenità alle quali ognuno di noi dovrebbe esser pronto a rispondere abbastanza facilmente: l'erroneità degli oroscopi stilati prima della scoperta di Urano, Nettuno e Plutone, l'opportunità di elevare il tema per il momento del concepimento piuttosto che per quello della nascita, la mancata considerazione dell'essere stato il parto cesareo, indotto o ritardato, l'influenza gravitazionale dell'ostetrica sul nascituro, il ruolo del patrimonio genetico, nonché delle influenze culturali e ambientali, il fatto che - udite udite! - se gli Astrologi fossero in grado di prevedere il futuro dovrebbero dimostrarlo sbancando i casinò di Las Vegas e Atlantic City. Il tutto, condito dalla citazione delle sconfessioni (statistica alla mano!) da parte di tali Culver, Ianna, Dean e Carlson, allo scopo di dimostrare che «per essere generosi, l'astrologia è una sorta di chewing gum psicologica».

Nel 1989, a seguito di due assemblee promosse dall'onnipresente Piero Angela a Torino e Milano, nasce il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), scopiazzatura all'italiana del succitato organismo. Anche questo autorevole comitato (non si può definire altrimenti, dal momento che può contare su garanti del calibro di Edoardo Amaldi, Silvio Garattini, Margherita Hack, Giuliano Toraldo di Francia e Aldo Visalberghi), si presenta ponendo sullo stesso piano "il fiorire del mercato degli astrologi" e quello dei maghi, dei guaritori, nonché la "diffusa tendenza all'irrazionalità" che si esprime nell'interesse per i fenomeni "paranormali o ufologici" e nelle pratiche mediche cosiddette alternative. Incredibilmente nessuno trova da ridire su questo fare di tutta l'erba un fascio, né tra noi "Astrologi" né tra i Medici, che avrebbero avuto parecchio da riflettere (e da replicare!) ad un articolo apparso sul n°1/2 del Bollettino ufficiale del CICAP, in cui si mette in berlina, insieme al Medico francese autore di alcune ricerche sulla memorizzazione dei soluti da parte dell'acqua, tutta la Medicina Omeopatica (che pure funziona!), sbrigativamente fatta rientrare nel novero delle medicine alternative.


Recentemente il CICAP ha aperto su Internet una sua pagina (http://www.stat.unipd.it/h2000/cicap), scopiazzando anche in questo la consorella americana (il cui indirizzo, ben più ricco, è http://iquest.com/~fitz/csicop). Con parecchi anni di ritardo, il nostro "Comitato" scopre le elucubrazioni di Kurtz e Fraknoy, riportando in un'apposita pagina l'affermazione: «un buon metodo per cominciare a riflettere sulla prospettiva astrologica consiste nell'assumere un atteggiamento scettico ma allegro di fronte alle conseguenze logiche di alcune delle sue pretese. Ecco qui 10 quesiti che mi piacerebbe porre ai sostenitori dell'astrologia».

Fornire alle sue domande altrettante risposte mi sembra interessante non solo come occasione per chiarirci le idee sulle basi della disciplina di cui ci occupiamo, ma anche allo scopo di far comprendere a chi combatte le umane debolezze - e la superstizione in primo luogo - la differenza tra le ricerche portate avanti dagli astrologi e le truffe perpetrate dai compilatori di oroscopi. Per evitare confusione ho riportato in neretto le domande di Fraknoy.

1. Qual e la probabilità che un dodicesimo della popolazione mondiale abbia una giornata dello stesso tipo? Gli autori delle colonne di astrologia dei quotidiani (rubriche che appaiono su piu di 1200 giornali nei soli Stati Uniti) affermano che voi potete apprendere qualcosa sulla vostra giornata leggendo uno dei 12 paragrafi sul giornale del mattino. Una semplice divisione mostra che 400 milioni di persone del mondo avranno lo stesso tipo di giornata, ogni giorno. Dovendo soddisfare tante esigenze contemporaneamente, è chiaro perché le predizioni astrologiche sono espresse nella forma più vaga e generica possibile.

1. Nessun astrologo serio crede negli "oroscopi". Gli "oroscopi", o per meglio dire gli "oroscopi segnosolari", si basano sulla pretesa di fare previsioni basandosi solo sulla posizione occupata dal Sole nello zodiaco tropico al momento della nascita. L'Astrologia indaga invece sull'ipotesi che il carattere ed il destino di un uomo possano essere influenzati dai corpi maggiori del sistema solare (il Sole, i pianeti e la sola Luna tra i satelliti). Si ipotizza, in particolare, che l'influenza si eserciti, nell'arco dell'intera vita, in relazione ai rapporti angolari che si vengono a creare tra la posizione che ognuno di questi corpi va occupando nel tempo nello zodiaco tropico, e quella che quello stesso corpo, e tutti gli altri considerati, occupavano al momento della nascita del soggetto. La posizione dei corpi celesti al momento della nascita, unitamente ai rapporti angolari descritti all'epoca tra ognuno di loro, gli altri corpi, ed alcuni punti particolari calcolati in base alle coordinate terrestri della località in cui è avvenuta la nascita, viene codificata in un grafico che prende il nome di Tema natale e non di "oroscopo".


2. Perché è il momento della nascita, e non quello del concepimento, cruciale per l'astrologia? L'astrologia sembra scientifica ad alcuni perché l'oroscopo è basato su un dato preciso: il momento della nascita. Quando l'astrologia si sviluppò, molto tempo fa, tale momento era considerato l'istante della magica creazione della vita. Ma oggigiorno noi sappiamo che la nascita è la fase culminante dei nove mesi di costante sviluppo nell'utero. Anzi, gli scienziati ora ritengono che molti aspetti della personalità di un bambino siano fissati molto prima della nascita. Io sospetto che il motivo per cui gli astrologi si affidano ancora al momento della nascita ha poco a che fare con la "teoria" astrologica. Quasi ogni cliente sa quando è nato/a, ma è difficile (e forse imbarazzante) identificare il momento del concepimento di una persona.

2. Sarei molto più cauto del Fraknoy nell'accusare d'ignoranza i popoli antichi. Quando l'Astrologia si sviluppò (e cioè circa tremila anni fa) l'uomo era già perfettamente cosciente del fatto che la nascita rappresentava solo il momento culminante di nove mesi di gestazione. La Medicina Tradizionale Cinese, che risale a periodi quasi altrettanto remoti, nel suo linguaggio ricco di metafore (ma tutt'altro che superficiale) distingue la cosiddetta Anima Embrionale (Tsing o Po) dall'Anima Aerea (Tsri o Houen), che il neo-nato riceverebbe al momento del suo primo vagito. È solo da quel momento che il bambino può essere considerato un individuo autonomo, per l'antica medicina cinese come per l'Astrologia. Ma a questa domanda è possibile rispondere anche in un altro modo. L'astrologia si può inquadrare anche secondo il principio di sincronicità di Jung. L'uomo ha osservato, per migliaia di anni, il collegamento che esiste tra la nascita di un bambino e le corrispondenti posizioni celesti degli astri del nostro sistema solare. Nessuno ci impedirebbe di creare una nuova astrologia basata sul giorno del concepimento o anche sul quattordicesimo o diciassettesimo giorno dopo la nascita del bambino. Ma, in questo modo, per raggiungere il grado di conoscenza attuale, in questa disciplina, occorrerebbe mettere insieme le osservazioni di altre migliaia di anni a venire.


3. Se l'utero della madre può proteggere dagli influssi astrologici fino alla nascita, possiamo ottenere lo stesso effetto con un involucro di bistecche? Se così potenti forze emanano dai cieli, per quale motivo esse vengono inibite prima della nascita da un sottile schermo di muscoli, carne e pelle? Se il possibile oroscopo di un bambino è insoddisfacente, potremmo ritardare l'azione delle influenze astrologiche avvolgendo immediatamente il neonato con un involucro di bistecche fino a che i segni celesti saranno più favorevoli?

3. Il metodo sarebbe certamente più economico di quelli ai quali facciamo usualmente ricorso (come ad esempio le Rivoluzioni solari mirate!). Scherzi a parte, la risposta a questa domanda è implicita in quella fornita alla precedente. Volendo ricorrere ad un'altra metafora, potremmo dire che il bambino all'interno dell'utero materno è come una pellicola fotografica alla quale non siano ancora stati aggiunti il nitrato d'argento ed il bromuro (o cloruro) di potassio: risente sicuramente dell'influsso degli astri, ma non è ancora capace di fissarlo in sé.


4. Se gli astrologi sono così abili come affermano, perché non sono più ricchi? Alcuni astrologi rispondono che essi non sono in grado di predire eventi particolari, ma solo tendenze generali. Altri affermano di avere il potere di prevedere i grandi eventi, ma non i piccoli. Ma in ogni caso gli astrologi potrebbero ammassare miliardi pronosticando il comportamento generale del mercato finanziario o delle borse merci, evitando così di imporre alti onorari ai propri clienti. Nell'ottobre del 1987, quanti astrologi previdero il "lunedì nero" in Borsa, mettendo in guardia i loro clienti?

4. La risposta parte dalla considerazione, innanzitutto, che l'astrologia permette di fare previsioni e non pronostici. Occorre distinguere le due cose. Se esaminiamo l'acqua che sta scaldando in una pentola, conoscendo la sua concentrazione salina, nonché l'intensità di calore con cui viene riscaldata, la pressione barometrica del luogo e qualche altra variabile, allora si potrà "prevedere" in quanto tempo l'acqua bollirà. Se, invece, diciamo che il primo numero estratto sulla ruota di Bari, sabato prossimo, sarà il 15, allora facciamo un pronostico. Gli astrologi, ripeto, si occupano di previsioni e non di pronostici. Ma io, a mia volta, chiedo al redattore di questa domanda: perché non sono più ricchi i meteorologi? Anche loro, se non sbaglio, pretendono di prevedere eventi futuri! E non credo che svolgano gratuitamente il loro lavoro...


5. Tutti gli oroscopi compilati prima della scoperta dei tre pianeti più esterni sono sbagliati. Alcuni astrologi affermano che il segno zodiacale (la posizione del Sole sullo Zodiaco al momento della nascita, che la maggior parte degli oroscopi sui quotidiani usa come unico riferimento), è una guida inadeguata per comprendere gli effetti del cosmo. Questi professionisti "seri " (generalmente quelli che hanno abbandonato il redditizio affare della vendita di articoli ai giornali) insistono nell'affermare che l'influenza di tutti i corpi celesti di maggiori dimensioni del sistema solare deve essere presa in considerazione - compresi Urano, Nettuno, e Plutone, che non furono scoperti, rispettivamente, fino al 1781, al 1846, e al 1930. In tal caso, che accade della pretesa di molti astrologi secondo i quali la loro arte ha condotto a predizioni accurate per molti secoli? Tutti gli oroscopi compilati prima del 1930 erano sbagliati. E come mai le imprecisioni in questi oroscopi non hanno portato gli astrologi a dedurre la presenza di Urano, Nettuno e Plutone molto prima che gli astronomi li scoprissero? Che succede se gli astronomi trovano un decimo pianeta? E che dire degli asteroidi e dei satelliti di dimensione planetaria del sistema solare esterno?

5. Cerchiamo di procedere con ordine: nessuno ha mai detto che gli "oroscopi" precedenti al 1781 erano "sbagliati". Il termine esatto, tutt'al più, sarebbe "incompleti". Anche le leggi di Keplero, peraltro, sono precedenti al 1781 (le prime due furono enunciate nel 1609, la terza nel 1619), eppure restano valide nonostante le correzioni su base relativistica del moto del perielio di Mercurio... Quanto ai satelliti di dimensione planetaria, nonostante non siano ancora chiare le modalità secondo cui la posizione degli altri corpi del Sistema Solare influenza il nostro, resta assolutamente ovvio che essa è in qualche modo legata alla distanza. Di conseguenza la Luna, per quanto sia solo un satellite, esercita un'influenza fortissima, mentre è per noi assolutamente impossibile distinguere l'influenza di Ganimede, Titano o Tritone da quella di Giove, Saturno o Nettuno.


6. Dobbiamo condannare l'astrologia come una forma di fanatismo? In una società civile noi deploriamo tutti i sistemi che giudicano l'individuo semplicemente in base al sesso, al colore della pelle, alla religione, alla nazione di origine, o ad altre circostanze casuali della nascita. Nonostante ciò gli astrologi vantano di valutare la gente basandosi su un'altra circostanza casuale legata alla nascita - le posizioni degli oggetti celesti. Forse che rifiutare un appuntamento ad un Leone o un lavoro ad una Vergine non è cosi riprovevole come rifiutare un appuntamento ad un Cattolico o un lavoro ad una persona di colore?

6. Certamente lo è. È per questo che, come astrologi, teniamo a fare gli opportuni distinguo tra la disciplina di cui ci occupiamo e l'oroscopia segnosolare, riguardo alla quale mi sembra tuttavia più opportuno parlare di superstizione piuttosto che di fanatismo.


7. Perché scuole diverse di astrologia sono così in disaccordo l'una con l'altra? Gli astrologi sembrano essere in disaccordo sulla maggior parte degli aspetti fondamentali del loro mestiere: se tener conto della precessione dell'asse della Terra, quanti pianeti e altri oggetti celesti devono essere considerati, e - soprattutto - quali tratti della personalità si associano con ciascun fenomeno cosmico. Leggete 10 diverse colonne di astrologia, o procuratevene una letta da 10 differenti astrologi, e probabilmente otterrete 10 differenti interpretazioni. Se l'astrologia è una scienza, come pretendono i suoi sostenitori, perché i suoi cultori non convergono su una teoria comune dopo migliaia di anni di raccolta di dati e di affinamento della loro interpretazione? Le idee scientifiche generalmente convergono nel tempo man mano che vengono verificate in laboratorio o altrove. Invece i sistemi basati sulla superstizione o su credenze personali tendono a divergere man mano che i loro adepti fanno carriera separatamente manovrando per il potere, denaro o il prestigio.

7. Nulla da obiettare su questo. È proprio vero che, in mancanza di un sistematico lavoro di ricerca, ogni astrologo ha teso a camminare per la propria strada. Quanto a questo dovremmo davvero fare autocritica, unitamente ai rappresentanti di tante discipline regolarmente insegnate nelle Università, ma ciò nonostante segnate da posizioni a dir poco contraddittorie tra i loro più autorevoli rappresentanti...


8. Se l'influenza astrologica è trasportata da una qualsiasi forza nota, perché sono i pianeti ad avere l'effetto maggiore? Se gli effetti dell'astrologia possono essere attribuiti alla gravità, alle forze di marea, o al magnetismo (ciascuna di queste cause è invocata da una scuola diversa), anche uno studente di fisica alla prime armi può eseguire i calcoli necessari per stabilire che cosa realmente influenzi un bambino appena nato. Questi calcoli sono stati eseguiti per molte diverse situazioni nel volume di Roger Culver e Philip lanna "Astrology: True or False". Per esempio, risulta che l'ostetrica che assiste il bambino possiede un'attrazione gravitazionale che è sei volte quella di Marte, e una forza di marea duemila miliardi di volte piu intensa. Infatti l'ostetrica possiede certamente meno massa di Marte, ma è enormemente più vicina al bambino.

8. Vuol dire che la forza planetaria della quale ci occupiamo, che non è certo né quella gravitazionale né quella mareale, non è tanto funzione della loro massa, quanto piuttosto della loro distanza


9. Se l'influsso astrologico è trasportato da una forza ignota, perché questa è indipendente dalla distanza? Tutte le forze ad ampio raggio d'azione che noi conosciamo nell'universo diventano sempre più deboli con l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un sistema geocentrico costruito migliaia di anni fa, le influenze astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. L'importanza di Marte nel vostro oroscopo è la stessa, sia che il pianeta sia della stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza sarebbe una scoperta rivoluzionaria.

9. L'influenza di Marte è identica in entrambi i casi da un punto di vista qualitativo e non quantitativo. Una dose 1000CH di un rimedio omeopatico è enormemente più potente di una dose 5CH dello stesso rimedio, nonostante nella prima non siano riscontrabili tracce neppure infinitesimali del prodotto usato per ottenerla. Eppure l'omeopatia funziona! Come mai? Solo effetto placebo? E come mai, allora, funziona anche in veterinaria? Quel che non si vuole cogliere, è la necessità di rivisitare criticamente certi dogmi della scienza alla luce di inesplicabili contraddizioni evidenziate da discipline, come l'Astrologia o l'Omeopatia, che restano eretiche solo per l'atteggiamento dogmatico di certi studiosi.


10. Se gli influssi astrologici non dipendono dalla distanza, perché non esiste un'astrologia delle stelle, delle galassie e dei quasar? L'astronomo francese Jean-Claude Pecker ha osservato che gli pare segno di chiusura mentale degli astrologi il limitare la loro attività al nostro sistema solare. Miliardi di stupendi corpi celesti in tutto l'universo sommerebbero il loro influsso a quello dei nostri esili e piccoli Sole, Luna e pianeti. Un cliente il cui oroscopo ometta gli effetti di Rigel, della pulsar del Granchio e di M 31, ha veramente ricevuto indicazioni complete?

10. Sicuramente sì, dato che abbiamo già chiarito che la distanza è una variabile sicuramente significativa. M 31, ossia la galassia di Andromeda, con rispetto parlando potrebbe non esistere più da due milioni di anni, dal momento che la luce, viaggiando a 300.000 Km al secondo, ne impiega di più (circa 2,2) per arrivare fino ai nostri occhi...


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