Edizioni Ricerca ’90 | Astrologia Attiva: bilancio di trent'anni



Astrologia Attiva: bilancio di trent'anni

di Ciro Discepolo




Gennaio 2000 è una data particolarmente importante per me in quanto in essa si fondono tre anniversari speciali che mi riguardano: l'entrare nel terzo Millennio, che per quanto possa essere un evento a carattere prevalentemente collettivo, è pur sempre un avvenimento che mi segna in prima persona; il decimo anno del mio trimestrale di astrologia Ricerca '90 ed i trent'anni di miei studi ed attività in campo astrologico. Su quest'ultimo ho avuto modo di fare alcune riflessioni la scorsa estate, quando ho assaporato il piacere di leggere La montagna incantata di Thomas Mann. In una lezione che l'autore tenne presso l'Università di Princeton, agli studenti americani che gli chiedevano notizie su questa sua importantissima opera, lo scrittore spiegava il rapporto tra il protagonista del romanzo, il giovane Hans Castorp, e la montagna che fa da sfondo al sanatorio di Berghof. La montagna è simbolo di iniziazione. Anche recentemente papa Wojtyla si è soffermato sull'alto valore della montagna che è metafora di crescita, di ascensione, di collaborazione tra gli uomini, di sacrificio per raggiungere una meta. Nella sua lezione a Princeton, Mann, parlando della initiation story, dice, tra l'altro: "Il loro protagonista, si chiami Gavain o Galahad o Perceval, è appunto il Quester, colui che cerca e interroga, che percorre il cielo e l'inferno, che tiene testa al cielo e all'inferno e stringe un patto col mistero, con la malattia, col male, con la morte, con l'altro mondo, con l'occulto, con quel mondo che nella Montagna incantata è detto "problematico"... alla ricerca del "Gral", cioè del supremo, del sapere, di conoscenza e iniziazione, della pietra filosofale, dell'aurum potabile, della bevanda di vita". E ancora: "Il Gral che egli, anche se non lo trova, intuisce nel suo sogno quasi mortale prima di essere trascinato dalla sua altezza nella catastrofe europea, è l'idea dell'uomo, la concezione di una umanità futura, passata attraverso la più profonda conoscenza della malattia e della morte. Il Gral è un mistero, ma tale è anche l'umanità: poiché l'uomo stesso è un mistero, e ogni umanità è fondata sul rispetto del mistero umano".

La montagna, potremmo dire in altri termini, è la base per tentare una scalata alla conoscenza e la malattia, in questo caso il sanatorio di Berghof, è il mezzo più appropriato per assicurare successo all'impresa.

Ora, volendo mutuare un'analogia a questo discorso, nel mio caso la montagna è stata l'Astrologia e la malattia sono state le infinite sofferenze di chi mi ha consultato in tanti lustri di studi. Attraverso questo binomio, e non privo di una sensibilità personale verso tutto ciò, anche io, nel mio piccolo ho cercato se non proprio il Gral almeno quel granello d'oro in mezzo a tonnellate di sabbia, come diceva il grande Michel Gauquelin parlando di astrologia e di ricerche statistiche.

Non spetta a me dire se sia o no riuscito a trovarlo e saranno i posteri a stabilire una verità abbastanza oggettiva su ciò, ma a me è concesso fare un bilancio personale di trent'anni di studi e di ricerche e lo farò con il viatico di voi che mi leggete.

Il pericolo maggiore, in questi casi, è quello di finire per celebrarsi e per enfatizzare le tappe del proprio cammino. Cercherò di evitarlo pur non gettando alle ortiche le cose buone che credo avere fatto in tanti anni di studi appassionati.

Ogni piccolo o grande insuccesso che abbia costellato la strada della mia ricerca si è inciso, indelebilmente, nella mia mente e nel mio cuore e le ferite che ne sono scaturite resteranno sempre aperte. Esse mi torturano sempre, ma hanno anche il potere di correggermi continuamente, di inviare un segnale in ingresso perché l'uscita sia modificata a vantaggio dell'esperienza. L'orgoglio, l'amor proprio, ma anche la testimonianza ostile di chi ha subito un danno, sono strumenti inevitabili ed indispensabili per fare meglio in futuro. Il problema principale che ho dovuto affrontare è stato quello che mi trovavo di fronte ad una materia del tutto nuova, per me e per l'astrologia. Il principio di esorcizzazione del simbolo, nel suo aspetto astrale, è nato con me. L'altro, quello delle Rivoluzioni solari mirate, pur essendo stato esposto in libri vecchi di centinaia di anni, non era mai stato praticato prima, in forma massiva, intendo, da qualcuno che avesse avuto il coraggio di inviare migliaia di persone a fare il compleanno mirato. A questo riguardo devo fare un inciso. Ultimamente stanno spuntando dal nulla personaggi che si vantano di avere alle spalle due/tremila Rivoluzioni solari mirate. Queste affermazioni rassomigliano al suono reboante di un fuoco d'artificio che si spegne nel nulla o alle ditirambiche celebrazioni di un Brancaleone da Norcia. I miei migliori allievi, lavorando e studiando tantissimo, sono nell'ordine delle decine o delle centinaia di Rivoluzioni solari mirate studiate su terze persone e su di loro stessi. Questi personaggi di cui sopra, invece, senza avere mai pubblicato un solo rigo al riguardo, senza avere mai scritto neanche un'unica lettera su tale argomento ad un giornale specializzato, senz'avere mai partecipato ad un congresso o ad una conferenza su questo tema, senza essere conosciuti da alcuno e, potendo portare a sostegno delle proprie ridondanti menzogne soltanto la testimonianza del fratello, del cugino o di pochi amici omertosi, si lanciano in autocertificazioni di loro presunte conoscenze che possono essere credute soltanto da sprovveduti che non hanno seguito la storia dell'astrologia in questi ultimi cinquant'anni.

Ma torniamo a noi. In una materia, quella dell'Astrologia Attiva, dove le uniche pubblicazioni erano le mie, ho dovuto per forza di cose imbattermi in errori dai quali ho imparato, ma che mi hanno procurato non pochi dispiaceri. Dove pensate che io abbia appreso la brutta realtà delle Case prima, sesta e dodicesima, di Rivoluzione solare, se non dalle disgrazie capitate ai miei consultanti ed a me stesso? Si tratta di bruciature che mi fanno ancora tantissimo male.

Oggi, posso dire, che il mio bilancio è sostanzialmente solido, e non potrei assolutamente mentirvi su questo. Facciamo due calcoli. Se io mando diverse centinaia di persone l'anno, circa mille ogni dodici mesi in questi ultimi anni, a fare un compleanno mirato, sorge legittima la domanda: come potrei fronteggiare, solo da un punto di vista psicologico, l'ondata di proteste, minacce ed insulti che mi verrebbero se mandassi queste persone allo sbaraglio e se la maggioranza di loro vivesse anni da incubo o semplicemente caratterizzati anche da un solo grosso evento negativo in dodici mesi?

Con questo non voglio sostenere che incidenti di percorso non me ne capitino più, e neanche che tutti i casi che seguo raggiungano i risultati sperati, ma che la maggioranza è soddisfatta al punto che ritorna anche negli anni successivi per ripetere l'operazione.

Il mio obiettivo, in tale ricerca, è trovare la strada per una migliore qualità della vita. Sono nato il 17 luglio e forse ho in comune con il professor Di Bella, nato lo stesso giorno e mese, la ricerca di strade alternative che permettano di campare un po' meglio. Non penso di avere scoperto la bacchetta magica, ma a me piace pensare che l'Astrologia Attiva si possa mettere a fianco all'uso degli antibiotici, a quello della psicanalisi, o anche semplicemente ad una sciarpa d'inverno per vivere un poco meglio. Il sentiero euristico dell'uomo è infinito, fatto di ramificazioni altrettanto infinite, ed amo molto la frase di Socrate: "Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta".

Il cammino è ogni giorno irto d'ostacoli e ti può portare continuamente delusioni e frustrazioni, sofferenze per le sofferenze che involontariamente fai patire a qualcuno, ma le soddisfazioni sono davvero tantissime e superano nettamente le tappe negative. Qualcuno, per esempio, mi contesta l'uso della decima Casa, da me parecchio celebrata, perché avendone provato l'effetto su una o due personali, ne deduce che la stessa è più dannosa che fattiva. Ma se l'avessero sperimentata centinaia di volte, avrebbero collezionato anche il "grazie" entusiasta di un giornalista che diventa direttore di un quotidiano importante, di uno scrittore esordiente che brucia tante edizioni del proprio libro in pochi mesi, di persone che a quarant'anni si sposano, di uomini che diventano papà a cinquant'anni, di persone che smettono di soffrire dopo decenni di supplizi e potremmo continuare con tanti esempi ancora. In questo grosso database che costituisce la tabella delle mie esperienze ogni casella occupa un suo spazio, positivo o negativo, e nel bilancio con me stesso io non posso mentire: al di là da quello che vi sto raccontando e da ciò che scrivo nei miei libri, resta il fatto che da doppio Cancro quale sono non potrei sopportare il peso psicologico quotidiano di schiere di persone insoddisfatte e protestanti. Credo che neanche un Leone o un Aquario indifferente reggerebbe in simili situazioni.

Ci sono poi le testimonianze dei miei allievi. Migliaia di studiosi si sono formati sui miei libri e con loro sono in contatto continuo. Giornalmente ricevo, telefonicamente o per posta, i resoconti di tanti di loro che m' incoraggiano ad andare avanti ma che non mi risparmiano neanche obiezioni quando c'è da criticare.

Tutto questo entra e si deposita nel disco rigido della mia memoria, per essere pescato ed estrapolato, ogni volta che occorra, per mezzo di una query.

Ma scendiamo su di un terreno più pratico e cerchiamo di capire, per argomenti, quali sono i settori nei quali ho registrato le cose migliori e quali, invece, quelli dove mi sono imbattuto contro i più deludenti risultati.

L'amore. Qui, devo dire, ho raccolto, quasi in pari misura, forti risultati ed effetti deludenti. Le stelle possono aiutare, ma i casi disperati li può risolvere soltanto Lourdes. Favorire una riconciliazione tra due partner che si sono amati per lungo tempo, nella maggioranza dei casi è una operazione fattibile. Diverso è facilitare l'amore ad una donna, soprattutto, già avanti negli anni, e che abbia brutte posizioni nel cielo di nascita proprio in relazione all'amore. Ma tante volte si riescono a fare dei veri e propri piccoli miracoli, sennonché l'interessato o l'interessata rifiutano l'occasione perché non si accontentano di quello che trovano. Sono tante, davvero tantissime, le persone di cui ho favorito il matrimonio, trovando a monte una situazione pessima, una condizione da single senza termine, oltre i quarant'anni. Queste persone, dopo anni, non facendo più le Rivoluzioni solari mirate, perché evidentemente si ritenevano soddisfatte del risultato ottenuto, spesso si separavano ed erano portate a ragionare in termini complessivamente negativi rispetto all'esperienza matrimoniale vissuta. Vorrei far notare, però, che si tratta di due cose ben distinte e separate: quando queste persone si erano sposate lo avevano fatto con grande felicità, ma io ho sempre ripetuto loro che la Rivoluzione solare mirata la possiamo paragonare alla somministrazione delle vitamine: se le prendi continuamente, l'effetto si prolunga in modo indeterminato nel tempo; se, invece, smetti di prenderle, dopo un po' l'effetto si spegne. C'è chi mi dice: puntiamo tutto sull'amore. Poi lo raggiunge e dice: puntiamo tutto sul lavoro. Poi le cose gli vanno bene in questo campo e peggio nel primo ed allora ritorna a raccomandarmi: puntiamo di nuovo tutto sull'amore. È sempre una questione di scelte e dobbiamo ricordare che, quasi sempre, il jolly nelle nostre mani è uno solo, o al massimo sono due, ed esso non può privilegiare contemporaneamente salute lavoro amore figli e denaro. Dobbiamo sempre operare una scelta a monte. L'antico detto dice: la lingua batte dove il dente duole e noi ci lamentiamo sempre di quello per cui soffriamo di più in quel momento, pronti a dimenticarcene completamente appena le cose vanno un po' meglio, senza però riconoscere che lì abbiamo ottenuto dei grossi risultati.

Ci sono stati, però, devo riconoscerlo, in questo settore, pochi ma clamorosi fallimenti: persone sfortunatissime, anche donne attraenti, per le quali sono riuscito a far decollare tutta una serie di storie che però non si sono concluse positivamente. Questa regola vale qui come in tutti gli altri settori: noi possiamo aiutare tantissimo con l'Astrologia Attiva, ma esistono dei casi irrisolvibili o quasi.

Vediamo adesso il lavoro, da non confondersi con il denaro. Qui, certamente, ci sono state tante tra le molte soddisfazioni della mia pratica trentennale. Non è scontato che l'impegno ed il talento personali siano direttamente proporzionali ai risultati che si possono raggiungere sul piano professionale, ma sicuramente i traguardi da raggiungere possono essere molto più controllabili, astrologicamente, rispetto a quelli nel campo amoroso. Ho appena detto che dobbiamo distinguere il lavoro dal denaro e lo ribadisco, perché - con la pratica delle Rivoluzioni solari mirate - ho collezionato davvero tantissimi risultati positivi, per le persone che mi chiedevano aiuto, ma tali risultati non sempre erano convertibili in denaro. Per esempio, per un intellettuale, avere una recensione splendida per una propria opera su di un giornale nazionale, non si tramuta automaticamente in moneta ma è in ogni modo qualcosa che appaga tantissimo. Nel mio archivio personale ci sono memorizzati davvero tantissimi casi di persone che hanno visto cambiare radicalmente la propria vita da quando hanno accettato di spostarsi ogni anno o quasi. Ricordo persone che erano ferme da vent'anni in un corso universitario e finalmente si sono laureate, altre che hanno trovato un migliore lavoro, altre ancora che sono diventate famose scrivendo o apparendo in televisione e potremmo continuare per parecchio ancora. L'Astrologia Attiva, che ripeto, si fonda principalmente sul concetto di esorcizzazione dei simboli e su quello di Rivoluzione solare mirata, tiene anche in considerazione, parecchio, le indicazioni dell'Astrogeografia, ossia di quali sono le città del mondo che ci possono essere più favorevoli, soprattutto dal punto di vista professionale. Chi ha seguito tali indicazioni, in aggiunta alle altre, ha accumulato più punti ed è andato ancora più avanti. Ricordo, per esempio, il caso di una mia allieva di Savona con cui ero in contatto epistolare. Laureata in psicologia, studiava astrologia, ma senz'alcun successo sul piano professionale. Oltre a consigliarle dei compleanni mirati, le suggerii di andarsene a vivere a Madrid e lei ebbe il coraggio di farlo: senza conoscere nessuno in quella città, vi si recò e ci rimase permanentemente. Sono passati oltre quindici anni e già da diversi di questi è un'apprezzata astrologa spagnola che ha anche una rubrica alla radio nazionale.

Mirare è il verbo che occorre coniugare con maggiore frequenza se si vuole praticare l'Astrologia Attiva e mirare significa anche, e soprattutto, comprendere in che direzione viaggia la libido di un soggetto. Se il consultante è disposto anche a cambiare lavoro per vivere più in sintonia con i suoi desideri di base, i risultati saranno maggiormente concreti. Un uomo che ha tentato, ostinatamente, e con scarso successo di fare il professionista, nei settori più diversi, potrebbe trovare il piacere ed il successo aprendo un ristorante. L'astrologia è una grande consigliera in ciò e ci permette di scegliere la direzione ed il tempo giusto per ogni mossa, principalmente sul piano professionale.

Discorso completamente differente è quello del denaro. Qui dobbiamo distinguere due situazioni del tutto diverse tra loro. I debitori cronici, che hanno delle pessime posizioni di nascita relative al denaro, e la gente che potremmo definire normale sotto quest'aspetto. Per i primi le terapie sono davvero poche e di scarso rilievo. Per esempio si rivolgono a me persone che hanno buchi di decine o di centinaia di milioni, magari realizzati in maniera illecita, e sperano, con un colpo di bacchetta magica, di risanare la situazione. Ricordo il caso di una signora che aveva contratto qualcosa come cento milioni di debiti giocando al lotto, che è la sua grande passione. Questa signora fu costretta a vendere una bella casa che aveva in un quartiere elegante di Roma, per pagare i creditori. Poi le venne un "raptus" terribile: decise di giocarsi gli altri soldi per cercare di ricomprare la propria casa. Il risultato fu disastroso perché perse i sei o settecento milioni che le erano rimasti e rimase letteralmente al verde nel giro di un anno solamente. Questa signora non ha mai fatto un compleanno mirato, ma credo che forse non sarei riuscito ad impedirle un simile karakiri.

Solitamente i soggetti fortemente tarati, in modo negativo, rispetto al denaro avranno sempre la tendenza a perderne di altro e non a guadagnarlo. In questi casi si può fare qualcosa, ma soltanto nel senso della prevenzione, rispetto a nuove emorragie di denaro e nel senso di una lenta, lentissima ricostruzione patrimoniale. Sin dai primi anni dei miei studi sulle Rivoluzioni mirate capii che l'ultima cosa da fare per loro era quella di mettere un Giove in seconda Casa in quanto il signore del Sagittario sortisce, nella maggioranza dei casi, l'effetto esattamente opposto a quello desiderato. Purtroppo devo registrare che lettori distratti dei miei libri mandano ancora oggi in giro per il mondo persone a beccarsi una simile calamità.

Per la gente "normale", invece, e soprattutto per coloro che hanno una tendenza positiva verso il denaro, allora le cose vanno assai diversamente e possiamo, manovrando bene il cielo di compleanno, incrementare tangibilmente le loro entrate. È il caso di dire che soldi chiamano soldi ed anche qui si possono ottenere belle soddisfazioni. Diverse persone da me consigliate hanno vinto anche somme interessanti al gioco: non eccezionali, ma gratificanti.

Passiamo, adesso, all'argomento salute. Anche qui devo dire, pur senz'alcuna enfasi, di avere collezionato tantissime soddisfazioni e soltanto due casi davvero negativi. Uno di questi è ancora in corso di valutazione perché ho dei grossi dubbi sull'orario di nascita del soggetto. L'altro, che si riferisce alla moglie di un mio caro amico giornalista, anche lei molto cara a me, è in sostanza il solo vero dispiacere che mi sia capitato in tanti anni di pratica di questo tipo. Si tratta di un tumore alla mammella, dopo una RSM che presentava sì tantissime difficoltà, ma che io pensavo di avere comunque risolto per il meglio. Su questo caso avrò ancora da studiare e certamente scriverò in futuro. Per il momento, invece, ripeto che ho sommato, in tanti anni, numerosissimi casi felici. Proteggendo le Case direttamente collegate alla salute, nella quasi totalità dei cieli studiati, ho sempre ottenuto miglioramenti rispetto a patologie pregresse. Naturalmente con ciò non voglio dire che io tenti di curare delle persone, perché affido questo compito esclusivamente ai medici, ma che aiuto a suggerire un cielo che sia anche favorevole alla salute dell'interessato. Per i casi cronici ed inguaribili non ci sono Rivoluzioni mirate che valgano e per essi bisogna solo raccomandarsi al cielo di competenza religiosa e non astrologica, ma per gli altri casi chiunque può verificare che la cosa funziona.

Tante volte un buon Ascendente in decima o in quinta Casa, un Sole congiunto a Venere in quinta Casa, un Giove sull'Ascendente, possono tirare su, di parecchio, un soggetto depresso ed aiutarlo, insieme alle terapie consigliate dai medici, a ritrovare una migliore qualità della vita.

È facile capire che vengono a chiedermi consigli anche persone assai malate, operati di cancro o sieropositivi. A costoro non ho mai promesso o fatto intendere di poter sostituire la chemioterapia e le altre specifiche terapie con il compleanno mirato, ma ho detto loro che, a fianco delle giuste terapie d'obbligo nei loro specifici casi, l'utilizzo della tecnica delle Rivoluzioni solari mirate può aiutare tantissimo. Si vede che c'è un angelo custode che mi aiuta perché, per circa una ventina di questi casi che seguo da anni, non ho perso neanche una persona per la strada e ciò mi incoraggia a continuare nella stessa direzione.

Avviandomi alla conclusione vorrei dire qual è, attualmente, il mio maggiore problema nella pratica delle Rivoluzioni solari mirate: quello della precisione dell'orario di nascita del soggetto. Nella maggioranza dei casi il problema non sussiste perché io cerco di tenermi sempre un margine di salvataggio, a monte o a valle, per impedire che un orario di nascita impreciso mi possa invalidare i buoni effetti di un compleanno mirato o - addirittura - me li possa trasformare in fatti assai negativi. Facciamo un esempio pratico che è anche quello più frequentemente problematico. Diciamo che io scelgo di mandare una persona a Dallas per il prossimo compleanno e mi viene a capitare un Marte nella quinta Casa, a circa cinque gradi dalla cuspide della sesta Casa. Naturalmente io sto in allarme perché comprendo benissimo che se il soggetto è nato mezz'ora prima, quel Marte capiterà quasi certamente nella sesta Casa e ciò potrà produrre un anno di problemi di ogni genere. Allora io decido di apportare una correzione e mi sposto un po' verso est, nella direzione Houston/New Orleans. In tal modo allontano Marte dalla sesta Casa e sto più tranquillo. Se avessi avuto la necessità di spostarmi verso ovest, parimenti, trattandosi del territorio degli Stati Uniti d'America, non avrei avuto alcun problema perché lo stesso è quasi tutto abitato e facilmente raggiungibile. Se, invece, mi trovo nel pieno dell'oceano Pacifico, mettiamo alle Isole Fidji o a Vanuatu, allora le cose si complicano parecchio in quanto io non ho la possibilità di andare un po' più ad est o un po' più ad ovest, nell'immensità dell'oceano dove galleggiano solo pochissime isole distanti migliaia di chilometri tra loro. In questi casi se io ho bisogno proprio delle Fidji sono costretto a lasciare quel Marte a cinque gradi dalla cuspide della sesta Casa e le cose mi possono andare bene, ma mi possono anche andare male. Il mio atteggiamento attuale, di fronte a ciò, è quello di spiegare la situazione al consultante e suggerirgli, se questi non è molto avanti con gli anni, di tentare: è bene scoprire, quando lui ha quarant'anni, che è nato mezz'ora prima, anziché rendersene conto quando ne avrà sessanta e gli potrebbe essere anche fatale.

Vi è anche da dire che se ci teniamo sempre troppo larghi nella scelta del luogo da raggiungere, finiamo per mirare poco e per doverci accontentare di risultati abbastanza mediocri o comunque non comparabili con quelli che potremmo ottenere facendo dei centri pieni, come piazzare un Giove perfettamente congiunto al Medio Cielo e non a sei o sette gradi dallo stesso.

Quest'appena descritto credo che sia il maggiore problema per chi si voglia occupare seriamente di Rivoluzioni solari mirate, ma io non ho mai affermato che si tratti di una pratica semplice né, tanto meno, di una prassi indolore, soprattutto per l'astrologo.

Il cammino dell'astrologia nei millenni è stato arduo e difficilissimo, ma esso potrebbe racchiudere l'alfa e l'omega del Sapere. Io non mi spingo tanto lontano e sarei felice di poter pensare di averne scoperto almeno l'alfa.

Ciro Discepolo


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